Scrivi.
Bambino osservi il mondo
con occhi di bambino
bagnati consunti.
Nel tempo in cui sei nato
essere fanciullo non ti è dato.
Non basta la vista
ingenua incontaminata
ancora intaccata
da chi tanto ha saputo
l’orrore del pianto.
Nato all’ombra di una guerra
ragazzo già pronto per l’altra
il petto scoppia gonfio
di paura andare ma devi
non puoi
sottrarti alla chiamata
vivere fanciullo quale sei.
<<Caro fratello>>
cartolina sbiadita dal fronte
e poi sei tornato
ed eccoti allora
dicesti scrivi racconta scrivi
cosa chiedevo
dicesti di me
la guerra dicesti l’orrore
di certi gioiosi giovanetti
erranti in quei giorni
del fuoco
le bombe non era per gioco
dei lampi guizzanti negli occhi ormai spenti
caduti a vent’anni
di me
perché io sì, io sono tornato
e te che mi ascolti…
Quanto ho amato l’averti ascoltato.
Ma il racconto è concluso.
Non più stesse storie sempre nuove
manca
il principale artefice narratore.