Ravvicinata di stanza.
Le contraddizioni interne alla tua anima
il sentirti superiore
l’impossibilità di avvicinarti.
Così distante ma ti ho vicino
vorrei una spalla
ma giri le spalle
e vai.
Sempre il migliore,
è ferita la tua chiusura ..
Di ascolto incapace,
giudice supremo,
impedisci ogni comunicazione.
Fino a quando potrò
potrò chiedere di continuare
alla mia anima
non so … obnubilato in te
mi hai lasciato andare
sfuggire,
ma un rinnovato cosmo,
alla tua ombra,
è nato.
Il pensiero ti apparteneva.
Lenta opera di ricostruzione
ora in me,
tu neanche lo sai.